CROCE DI SALVEN - VAL SORDA - PRATOLUNGO - MALGA GUCCIONE - MONTE ALTISSIMO
SENTIERO: 6
DIFFICOLTA’
E – Escursionistica
DISLIVELLO
m.681
SVILUPPO
km.15.6 A/R
TEMPO PERCORRENZA
andata 2:40H – ritorno 2:20H = 5H a/r
INTERESSI
Paesaggistico, naturalistico
CIASPOLE
Sì
MTB
Si. Alla biforcazione imboccare sentiero 6a
PROFILO ALTIMETRICO
Caratteristiche
Itinerario abbastanza lungo, anche se con dislivello contenuto, che attraversa boschi, alpeggi e malghe. Panorami che cambiano continuamente man mano si cammina.
Descrizione
Provenendo da Borno, in località Croce di Salven distante cinque km dal paese, presso il Parco delle Doline, si posteggia. Poco più avanti, s’imbocca, a sinistra, (tabella segnavia-sentiero n° 6), una stradina con fondo naturale. Si oltrepassano due casette di legno e si prosegue in leggera pendenza, aggirando le pendici occidentali del monte Tauggine. S’incontra una biforcazione (vedi nota qui sotto): proseguire a destra e raggiungere un piccolo spiazzo erboso. Qui lo sterrato finisce e inizia una salita piuttosto disagevole per il fondo sassoso. Si continua fino a sbucare nei pressi di una pozza, nel pascolo di Val Sorda. Nota: la biforcazione di sinistra, sentiero n. 6a, sale al pascolo della malga di Val Sorda, dove è iniziata, nel 2016, la costruzione di un rifugio. Si attraversa in piano il prato, si scende nel bosco che lascia nuovamente spazio al pascolo e ci si ricongiunge con il sentiero n° 6 (min.30 dalla biforcazione). Sopra la pozza (tabella segnavia), il percorso si restringe, svolta a destra e s’inoltra nel bosco che aggira il Pian delle Città. Sbocca in un pascolo, costeggia una pozza (m.1466), risale a un piccolo valico (m.1482), dove appaiono l’ex malga di Pratolungo e, in lontananza, il monte Altissimo. In leggera discesa si raggiunge in breve l’ex malga, dove un piccolo locale sempre aperto, con camino e tavolo, può offrire un riparo dalle intemperie. Ancora in discesa si arriva alla biforcazione di malga Guccione, dove (tabelle segnavia) il sentiero riprende a salire per un breve tratto, poi spiana e si collega con le piste da sci (tabella segnavia), in corrispondenza di alcuni faggi. Qui inizia la salita che, seguendo il tracciato delle piste, porta al pianoro sommitale del Monte Altissimo, da dove si può ammirare uno splendido panorama.